Lo Champagne è uno spumante nato in Francia, nella zona dello Champagne, da cui appunto prende il nome, ed è stato ideato da Dom Pierre Perignon. E’ un vino utilizzato nelle grandi occasioni o ,comunque, associato nell’immaginario a feste di lusso ed eleganti. Questo tipo di vino era conosciuto fin dal Medioevo e, inizialmente, era utilizzato nelle messe o nelle cerimonie e veniva prodotto principalmente dai monaci delle varie abbazie della zona. Dopo varie guerre le abbazie furono abbandonate e Dom Pierre Perignon, giungendo in una di queste, decise di rimetterle in sesto iniziando a vinificare questo tipo di uva. Ai tempi di Dom Pierre Perignon, siamo quindi a metà del 1600, lo Champagne non veniva quasi mai fermentato per due volte, mentre ora la sua peculiarità è proprio questa, ovvero la doppia fermentazione con lieviti e zuccheri. All’inizio, alla sua nascita, non era possibile eseguire questo processo di doppia fermentazione in quanto, a quei tempi, i tappi non erano abbastanza resistenti per reggere la pressione data da un vino imbottigliato con due fermentazioni. Gli Champagne, per essere tali, devono stare a riposare per almeno quindici mesi nelle cantine delle maisons, per quelli denominati millesimati serve invece il doppio del tempo, ovvero almeno tre anni. Questo tempo di riposo serve per dare ancora più sapore e caratterizzazione al vino.
Come viene prodotto
Analizziamo meglio la produzione di questo vino. L’uva, per la produzione di Champagne, viene vendemmiata prima rispetto alle altre utilizzate per gli altri vini; viene raccolta quando ancora è un po’ acerba. L’uva raccolta viene poi pigiata e il succo di uva derivato dalla pigiatura, che prende il nome di mosto, si lascia a fermentare. Dopodiché si mettono insieme i vini dello stesso vigneto. Successivamente a questo processo si mescolano i vini dei vari vigneti e generalmente si miscelano vini più vecchi con vini più giovani. Non ci sono regole: ogni cantina decide in base al proprio gusto e alla caratteristica che vuole dare al proprio vino. Dopo tutto questo processo si aggiungono i lieviti e gli zuccheri e si procede ad imbottigliare.
Consigli di composizione e colore
Le uve che si usano per produrre Champagne sono selezioni di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier che si coltivano principalmente su terreni ricchi di argilla e di calcare con molto cloro. Per capire meglio la composizione dello Champagne si possono dare delle regole basilari. Se si vuole rendere un prodotto più leggero e fresco si cercherà di utilizzare un composto solamente da uva Chardonnay; invece per un vino più sostanzioso e corposo sarà prevalente l’utilizzo di uva Pinot Noir. I colori dello Champagne variano di tonalità, si possono trovare vini di colore oro, giallo luna, giallo paglia, giallo vero e proprio nonché champagne rosé. Senza vederli tutti insieme sembrerà difficile capire le differenze di colore, ma mettendoli in tanti bicchieri trasparenti le sfumature saranno evidenti. Più il vino è chiaro più è leggero e questo vale quindi anche per il discorso inverso, ovvero i vini più forti sono di tonalità più scure e decise. Gli Champagne rosé si ottengono mescolando uve bianche con uve rosse. Anche per gli Champagne rosé vale la regola che più il rosa è tenue più lo Champagne è fresco e leggero, più tende alle tonalità di rosso e rosso intenso più acquisisce corposità. È chiaro che per scegliere lo Champagne ottimale, non basta seguire queste semplici e basilari regole scritte, sarebbe meglio fare una degustazione vera e proprio. Abbiamo visto che ci sono tantissime tipologie di Champagne, sia per quanto riguarda il gusto, la gasatura, il colore e naturalmente i prezzi. In qualsiasi occasione c’è l’imbarazzo della scelta. Scegliere il vino spumante di questo tipo giusto per l’occasione è molto importante, per questo motivo esistono numerosi siti per la scelta di acquisto. Qui possiamo trovare un utile spunto e un comparatore per l’aiuto all’acquisto in base alle esigenze e per informarsi sui migliori champagne al prezzo giusto in base al proprio gusto.